Informazioni per gli elettrosensibili


La pagina Informazioni complementari contiene dettagli molto importanti per le persone elettrosensibili/chimicamente sensibili ; se volete utilizzare le orgoniti all’interno e siete anche molto sensibili chimicamente, pulite le orgoniti come indicato nella pagina suddetta. Per quanto riguarda la tappa di post-cottura a 80°C, potete realizzarla in modo molto semplice, come indicato sulla pagina, lasciando le orgoniti immerse in un bagnomaria a 80°C per circa 2-3 ore. Una soluzione temporanea consiste nel conservare le orgoniti in sacchi di plastica ermetici, o qualcos’altro di simile, per evitare i resti di evaporazione della resina che non è ancora totalmente inerte (cioè non inerte al 100%).
Comunque la soluzione migliore resta di lavare e strofinare le orgoniti e poi immergerle nel bagnomaria, in tal modo si ottiene una qualità alimentare una volta per tutte.
Per tutte le orgoniti è comunque bene tener presente che la resina poliestere che uso (a ragione del suo prezzo) non mente : se ne sente l’odore ed è evidente che non è benefico per la salute. Tuttavia, la resina epossidica (una resina più solida e più trasparente) non è migliore da questo punto di vista L’odore della resina epossidica è quasi impercettibile, ma ciò non significa assenza di esalazioni altrettanto tossiche quanto quelle della resina poliestere. Non sono bene a conoscenza del processo d’indurimento della resina epossidica (vale a dire, qualche esiguo residuo si evapora ancora dalla resina catalizzata?). Suppongo tuttavia che il bagnomaria sia una buona soluzione per catalizzare completamente questa resina. Ciò detto, conosco talune resine epossidiche che necessitano di una fase di post-polimerizzazione a +40°C per 6-8 ore per diventare inerti. Se vengono immerse nell’acqua, l’aspetto estetico ne risente. Nel dubbio miglio utiizzare l’aria calda!

Esiste un altro metodo, ma che non è adatto, a moi avviso, poiché consiste nell’usare un’altra sostanza per coprire il prodotto precedente!
In pratica potete spruzzare un finish acrilico sulle orgoniti (vernici acriliche lucide oppure opache che si trovano in tutti i negozi di fai da te, da applicare su metallo, plastica, legno, ecc.), per imprigionare la resina dell’orgonite…

Pertanto, lo ripeto, il bagnomaria mi sembra di gran lunga preferibile!

Inoltre, non dimenticate che le orgoniti non risolvono, non possono risolvere tutti i vostri problemi. Le orgoniti proteggono contro gli effetti nefasti delle onde ambientali, ma a seconda del grado di elettrosensibilità, sono eccellenti per taluni elettrosensibili, mentre per altri non cambia un granché!
Talvolta la situazione peggiora, perché? L’orgonite stimula il vostro sistema immunitario a ripulirsi. Procedete con calma, provate prima con una sola orgonite, poi due, poi tre. All’inizio tenete tutte le altre il più lontano possibile, la maggior parte delle persone stentano a credere che le orgoniti possano avere così tanti effetti su di noi.
Non è consigliabile stimolare il nostro sistema immunitario in modo troppo brusco! Per ulteriori informazioni, vi invito a leggere la pagina Effetti dell’orgonite sugli esseri viventi.
Se il vostro sistema immunitario è stimolato troppo bruscamente, si libera di colpo una grande quantità di tossine, allora la vostra flora intestinale (che è di solito in pessime condizioni) fa sì che queste tossine siano riassorbite a livello dell’intestino, è peggio che se non vi fosse stata nessuna disintossicazione.
Vi esorto a prendere il tempo di leggere la pagina: La soluzione definitiva per la salute umana, è molto lunga, ma è bene che tutti gli elettrosensibili ne siano a conoscenza ; una generalità chiara ma spesso ignorata è che senza la dieta adatta (modo di mangiare), la rigenerazione della vostra flora intestinale, e altresì la dieta che mantiene il colon ripulito da tutt i resti fecali, non riuscirete a sbarazzarvi da questa afflizione che è chiaramente autoimmune.

Siate coraggiosi!