Informazioni complementari


Salve,

Talune domande ritornano regolarmente, ragion per cui metto di seguito le risposte alle domande che senz’altro mi farete ….o che forse non oserete farmi pur avendone voglia!

  • Composizione delle orgoniti
    • I trucioli di legno
    • Come spiegato su tutte le pagine, ai trucioli di alluminio mischio sempre trucioli di legno nella proporzione dell’l-2%, ciò per aggiungere un po’ di energie della natura. Chissà qual è l’effetto dell’ADN degli alberi contenuto nei trucioli di legno? Dato che l’ADN reagisce a tutti i tipi di stimoli elettrici/elettromagnetici, quest’aggiunta di un po’ di legno (quindi dell’ADN degli alberi) ha certamente un’influenza, che è tutt’ora (nel 2015) difficilmente misurabile perché mancano gli strumenti necessari. Come lo dico anche nelle pagine, il legno aggiunge l’energia della natura che è molto centrata sulle energie del cuore. Seguiranno in futuro le precisazioni, di carattere molto tecnico, per spiegare chiaramente in modo obiettivo questo fenomeno. Ma vi toccherà aspettare ancora, penso, fino al 2020 o più tardi, a meno che qualcun altro se ne incarichi in mia vece! Per il momento dobbiamo accontentarci di quanto dichiarano talune persone sensibili che risentono questi effetti..

    • Altre irregolarità
    • Ricevo talvolta osservazioni di tipo :

      • cosa sono i pezzetti neri in mezzo ai trucioli?
      • i pezzetti rossi, grigi, verdi, ecc. nei trucioli?
      • e altre « cose » che si vedono nell’orgonite e non sembrano alluminio?

      I trucioli che uso per le orgoniti provengono dalla fabbricazione di articoli in alluminio e/o pvc, principalmente porte e finestre ; spesso vi sono mescolati resti di pvc, guarnizioni di gomma e altri componenti che fanno parte di queste porte e finestre. Setacciando il tutto manualmente, è’ praticamente impossibile ottenere trucioli di alluminio puro, a tale scopo occorrerebbe fondere l’alluminio come si fa nei centri di riciclaggio. Ecco quindi, questi elementi che differiscono di volta in volta sono essenzialmente pezzetti di plastica che mi è impossibile estrarre dal resto dei trucioli di alluminio.

  • Odore delle orgoniti fresche
  • Allorquando ricevete le orgoniti noterete subito che un lato è diverso da tutti gli altri, Tutti i lati sono lucidi e lisci, tranne uno, cioè il lato superiore che asciuga esposto dell’aria. Da ciò dipende questa differenza. Per diventare liscia e lucida, la resina deve asciugare compressa nello stampo liscio e non essere a contatto dell’aria.
    Per farvi capire meglio, ecco qui appresso una foto del piccolo laboratorio dove fabbricavo le orgoniti quando studiavo in Inghilterra nel 2008 :) :
    CIMG0008

    Potete vedere bene come si fanno le orgoniti. Durante il tempo che mettono ad asciugare e indurire, c’è un lato che è esposto all’aria. Ne consegue che mentre la resina indurisce, su questo lato si formano delle irregolarità : bolle d’aria, superficie non del tutto liscia, ecc. Inoltre, un infimo strato di resina non catalizza mai. Orbene, la resina non catalizzata, se non viene rimossa, mantiene sempre il suo odore. Per tale ragione, pulisco questo lato delle orgoniti strofinandolo con uno straccio imbevuto di acetone, che è un solvente per la resina. Una volta rimosso questo sottile strato di resina non catalizzata, resta soltanto la plastica catalizzata al 100%; tuttavia, dopo questo trattamento, la superficie rimane opaca.

    All’apertura dei miei pacchi è possibile che sentiate l’odore di acetone, dato che non sempre posso aerare le orgoniti per il tempo necessario a far sparire questo odore (più di due settimane) dopo averle ripulite e prima di impacchettarle.
    Come già detto, l’acetone mette diversi giorni per evaporare completamente (è un alcol che evapora a temperatura ambiente). Dato che in genere spedisco le orgoniti un giorno o due dopo averle ripulite, l’acetone si evapora nel pacco chiuso. Risultato: quando aprite il pacco sentite l’odore di acetone, che è irritante. Se si tratta di un pacco grosso, 10-15 kg o oltre, l’odore sarà molto forte!

    L’acetone non è considerato tossico per noi, soprattutto a dosi tanto minime.

    Devo peraltro ammettere, per quanto riguarda i Cloudbusters, che l’odore di resina permane da 3 a 6 mesi, a causa di una reazione che si produce tra il nastro adesivo che ottura l’estremità dei tubi e la resina. Non posso farci nulla. Bisogna aspettare che la reazione guinga al suo termine, ci vuole molto tempo.

    IMPORTANTE : TBs da gifting non sono puliti, un grosso pacco di questi avrà un bel profumo di resina! Senza essere puliti, lo strato non catalizzato di resina può richiedere tanti anni per dissiparsi da solo, quando fa caldo sarete capace di sentire l’odore del evaporazione di resina, e questa è leggermente tossico, ci sono solo i batteri della natura per decomporrere correttamente questa roba, è per questo che vi consiglio di più queste orgonites per un uso esterno.

    Alla ricezione del pacco :
    En ce qui concerne toutes les autres orgonites : TB Rotondo, TB Cuore, TB a Induzione, Cloudbuster. Non effettuo mai una pulitura completa, vale a dire, levigo gli spigoli taglienti, spolvero grossomodo con l’aspiratore e quindi strofino tutti i lati con l’acetone, insistendo evidentemente sul lato che ha asciugato esposto all’aria. Manca la sciacquatura/pulitura finale, che lascio alla vostra cura. In pratica le orgoniti sono spedite pronte per la sciacquatura finale. Rimangono attaccate tracce di acetone, di polvere ecc., che occorre sciacquare, il che spiega la piccola puzza possibile, con l’acetone possono rimanere attaccati residui di resina non catalizzata che occorre risciacquare. Tale risciacquo è ottimo per le energie, come l’avete certamente letto in: “Istruzioni per l’uso” di orgoniti > Come scaricare/purificare le orgoniti? ; un’orgonite si purifica quando la si passa sotto un sottile filo d’acqua. Sarà il tocco finale prima di collocarle amorosamente a casa vostra! Cominciate con abbondane acqua abbastanza calda per ben rimuovere l’acetone e la polvere, non esitate a strofinare e ad utilizzare sapone/detergente, terminate delicatamente con acqua fredda, asciugate quindi le orgoniti, che saranno allora perfette per casa vostra. :)
    Si prega anche di notare: Le orgoniti con finiture quasi perfette, brillanze totale, perfettamente lisce su tutti i lati ecc. che potete trovare qui: Orgoniti Unici e/o altre qui: Orgoniti Danneggiati non hanno bisogno di essere pulite, hanno superato tutti i passi descritti di seguito. Subiscono più o meno una maturazione a 40-50 °C per 2 giorni e dopo una post-cottura a circa 60-80 °C per un giorno, e una pulizia/lucidatura totale. In ogni caso, se ordinate una di quelle con altri Orgonite sul sito, si osserva direttamente con toccando e vedendo che essi hanno una finitura molto più completa che altro orgoniti sul sito. Questi Orgonites possono effettivamente essere messi a contatto diretto con il cibo..

Per vostra informazione, potete trovare le specifiche tecniche della resina che utilizzo, la crystic R115 PA: crysticr115pa_fr.pdf

Seguono le informazioni che maggiormente interessano gli utilizzatori:

Contatto con gli alimenti
Dalle prove effettuate la migrazione risulta inferiore ai limiti stabiliti dalle direttive europee (CEE n° 85/572, 90/128, 93/8), la CRYSTIC R115 PA può essere utilizzata a contatto con gli alimenti. Gli oggetti devono essere catalizzati tramite un catalizzatore di tipo Butanox M50 e subire una maturazione della durata dii 24 ore à 20°C quindi una post-cottura di 3 ore a 80°C.
L’oggeto deve poi essere ripulito con un getto di vapore per la durata di un’ora prima del loro utilizzo. Se risulta impossibile ripulire l’oggetto col vapore, occorre riempirlo con acqua calda (60 a 80°C) contenente un detergente non profumato e lasciarlo riposare così per 2 ore. L’oggetto sarà poi sciacquato a più riprese con acqua calda e pulita.
Tali precauzioni sono indispensabili al fine di evitare ogni futura contaminazione del contenuto.

Uso una resina di qualità alimentare, seguo la procedura di utilizzo, la catalizzazione deve avvenire ad una temperatura non inferiore a 15°C, poi le orgoniti restano a 20°C per ben oltre le 24 ore. Inversamente, non mi è possibile realizzare il procedimento di maturazione a 80°C per 3 ore per migliaia di orgoniti, mi mancano i mezzi per il momento, oppure dovrei farvi pagare caro il riscaldamento! Penso che nessun fabbricante di orgoniti (in resina di poliestere) al mondo rispetti strettamente i metodi di utilizzo delle resine, dato che nessun privato può permetterselo, solo le grandi industrie hanno i mezzi per realizzarlo.
Riuscirò forse un giorno a rispettare strettamente tutte le pratiche di produzione della plastica, come un industriale.
Tuttavia, con le istruzioni potete realizzare voi stessi il procedimento. A piccolo scala è facilmente realizzabile.

Pensate al cofano di un’autovettura al sole un giorno d’estate: raggiunge facilmente gli 80°C. Ben inteso, a seconda della stagione, non potrete farlo subito dopo la ricezione delle orgoniti, tuttavia, un giorno di bel tempo e ben caldo, se ponete le orgoniti su una lastra di metallo di colore scuro, la maturazione a 80°C sarà presto realizzata. Per vostra informazione, bastano 3 ore, ma potete continuare per 5 ore, 10 ore, basta rispettare un minimo di 3 ore. Sapete certamente usare un termometro, dunque vi sarei grato di non farmi ulteriori domande al riguardo. :) Vi lascio anche il piacere di trovare voi stessi una lastra di metallo nero, libero sfogo alla vostra creatività :) Un grande bagnomaria a 80 °C è altresì una soluzione molto facile!

Tengo a farvi notare che utilizzare la resina poliestere al fine di proporvi orgoniti a un prezzo conveniente, mi impone vincoli inesistenti con la resina epossidica. La resina epossidica non pone problemi, può asciugare esposta all’aria e non richiede alte temperature di maturazione. Ma c’è il prezzo da pagare :) Questo ve lo dico altresì al fine di evitarvi di fare domande in questo senso a coloro che fabbricano orgoniti usando resina epossidica :)

Troverete ulteriori informazioni sulle pagine seguenti:

Il paradosso dell’orgonita
Informazioni per gli elettrosensibili
Domande/Risposte varie